“Infonda Dio sapienza nel cuore. Si può evitare di essere stolti”
Martedì 8 settembre prossimo è la Festa della Natività della Beata Vergine Maria ed è anche la festa della Cattedrale, il nostro Duomo. In tale occasione l’Arcivescovo darà inizio al nuovo anno pastorale, in continuità con quello precedente
Lettera Pastorale 2019-2020: “La situazione è occasione”.
Questo anno passato era accompagnato dalla lettera di Mons. Mario Delpini, “La situazione è occasione”. Fu una lettera profetica nel segnalare che ogni situazione può essere un’occasione per la fede e per la sua testimonianza, lo fu in particolare con la diffusione del virus nelle nostre terre e con l’interruzione delle celebrazioni con la partecipazione di tutto il popolo di Dio. La sua parola e la preghiera alla Madonnina sopra il Duomo ci hanno accompagnato nelle prime settimane della pandemia. Mercoledì 20 maggio poi, l’Arcivescovo presiedeva la Santa Messa di suffragio in Santuario per i defunti di Treviglio, deceduti per il virus.
Lettera Pastorale 2020-2021: “Infonda Dio sapienza nel cuore. Si può evitare di essere stolti”.
La lettera di quest’anno comprende due sezioni: il testo della proposta pastorale 2020-2021, che affronta in modo articolato i temi sopra citati, e la Lettera per l’inizio dell’anno pastorale (8 settembre 2020). Si tratta della prima delle Lettere alla Chiesa ambrosiana, alla quale, lungo l’anno liturgico, seguiranno la Lettera 2 (Avvento/Natale), la Lettera 3 (Quaresima/Pasqua) e la Lettera 4 (Pentecoste).
Il prolungamento della “fase due” del contagio e l’attesa di un vaccino che ci dia la possibilità di uscire ci hanno messo in una ‘situazione’ in cui l’Arcivescovo “invita tutti a disporsi a far emergere le domande profonde che interpellano la nostra fede e il pensiero del nostro tempo”. Tra queste, l’Arcivescovo segnala le domande sulla vita della Chiesa, sullo spirito cristiano di fronte alla malattia, alla morte, alla responsabilità verso gli altri nell’esercizio delle professioni più esposte. Diverse domande riguardano la visione del mondo, cioè degli “altri”, dei poveri, dei Paesi in guerra, dei Paesi in cui i cristiani sono perseguitati.
Le domande sulla “situazione” possono essere “occasioni propizie” per capire meglio, per fare scelte e qualche passo e per questo l’Arcivescovo propone «di affrontare il tema della sapienza, il desiderio di riflettere, discutere, interpretare il vissuto di quest’anno e il cammino che ci aspetta attingendo alla rivelazione biblica della sapienza come si offre nelle Scritture e che si compie in Gesù».
Egli invita ad apprezzare il patrimonio accumulato nella Sacra Scrittura. Questo tempo è adatto ad approfondire la conoscenza dei libri Sapienziali e in particolare propone l’esercizio della lectio con il testo del Siracide.