comunità pastorale madonna delle lacrime

Treviglio e Castel Rozzone

XVIII Anniversario della morte del servo di Dio Monsignor Luigi Giussani e del XLI Anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione

Comunione e Liberazione – Treviglio Caravaggio

Come ogni anno, presiedute da Cardinali e Vescovi uniti in un’unica intenzione di preghiera, vengono celebrate a febbraio centinaia di Messe in Italia e nel mondo a memoria della nascita al cielo del Servo di Dio Monsignor Luigi Giussani e del riconoscimento della Fraternità di Comunione e Liberazione.

Giovedì 16 Febbraio alle ore 20.30 durante la S. Messa nel Santuario della Madonna delle Lacrime, la comunità di Comunione e Liberazione di Treviglio e Caravaggio celebrerà queste ricorrenze con la comunità Pastorale Madonna delle Lacrime (visibile anche dal link Facebook in home page del sito della Comunità Pastorale)

Sarà anche l’occasione di pregare per la pace, per rispondere all’appello che Papa Francesco ha rivolto a Comunione e Liberazione in occasione dell’udienza concessa il 15 ottobre u.s.:

Vi invito ad accompagnarmi nella profezia per la pace – Cristo, Signore della pace! Il mondo sempre più violento e guerriero mi spaventa davvero, lo dico davvero: mi spaventa –; nella profezia che indica la presenza di Dio nei poveri, in quanti sono abbandonati e vulnerabili, condannati o messi da parte nella costruzione sociale; nella profezia che annuncia la presenza di Dio in ogni nazione e cultura, andando incontro alle aspirazioni di amore e verità, di giustizia e felicità che appartengono al cuore umano e che palpitano nella vita dei popoli. Arda nei vostri cuori questa santa inquietudine profetica e missionaria. Non rimanere fermi.

Ricordiamo di seguito don Giussani anche con le parole di Benedetto XVI, San Giovanni Paolo II e San Paolo VI, che esprimono meglio di quanto potremmo fare noi chi è don Giussani.

Nel 2015, papa Francesco ha detto: «Sono riconoscente a Don Giussani per varie ragioni. La prima, più personale, è il bene che quest’uomo ha fatto a me e alla mia vita sacerdotale, attraverso la lettura dei suoi libri e dei suoi articoli. L’altra ragione è che il suo pensiero è profondamente umano e giunge fino al più intimo dell’anelito dell’uomo. Voi sapete quanto importante fosse per Don Giussani l’esperienza dell’incontro: incontro non con un’idea, ma con una Persona, con Gesù Cristo.

Nel 2007, Benedetto XVI ricordò don Giussani con queste parole: «Il mio primo pensiero va al vostro fondatore, Mons. Luigi Giussani, al quale mi legano tanti ricordi e che mi era diventato un vero amico. Lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa, attraverso di lui, un Movimento, il vostro, che testimoniasse la bellezza di essere cristiani in un’epoca in cui andava diffondendosi l’opinione che il cristianesimo fosse qualcosa di faticoso e di opprimente da vivere.

Nel 2002, Giovanni Paolo II aveva scritto a don Giussani: «Il cristianesimo, prima di essere un insieme di dottrine o una regola per la salvezza, è pertanto l’“avvenimento” di un incontro. È questa l’intuizione e l’esperienza che Ella ha trasmesso in questi anni a tante persone che hanno aderito al movimento. Comunione e Liberazione, più che ad offrire cose nuove, mira a far riscoprire la Tradizione e la storia della Chiesa, per riesprimerla in modi capaci di parlare e di interpellare gli uomini del nostro tempo»

Nel 1977, Paolo VI aveva salutato un gruppo di studenti fiorentini di CL con queste parole: «Siamo molto attenti alla affermazione del vostro programma che andate diffondendo, del vostro stile di vita, dell’adesione giovanile e nuova, rinnovata e rinnovatrice, agli ideali cristiani. Vi benediciamo e con voi benediciamo e salutiamo il vostro fondatore, don Giussani. Siate contenti, siate fedeli, siate forti e siate lieti di portare intorno a voi la testimonianza che la fede cristiana è forte, è lieta, è bella e capace di trasformare davvero nell’amore e con l’amore la società in cui essa si inserisce».

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